SUA MAESTÀ CITROËN Per la prima volta a Padova, SM Club Italia espone una vettura rivoluzionaria che
Correva il 1970 e Citroën rilevò Maserati, chiedendo all’ingegner Alfieri di approntare un motore adatto a un modello fuori dal comune. La SM che sarebbe nata di lì a poco, non tradì le attese. Comfort, economia d’esercizio, aerodinamicità, nuovi materiali, sicurezza attiva e passiva: tutto questo confluì nella SM, trasformandola nella quintessenza della creatività e dell’avanguardismo di casa Citroën negli anni Settanta. Le sospensioni ad assetto automatico facevano sì che la sua altezza dal suolo fosse costante e si regolasse in funzione del carico. La linea aerodinamica, il fondo piatto, il profilo a goccia con la coda tronca e rastremata le davano le grandi qualità di “stradista” ad alte prestazioni. La servo-assistenza alla guida era assolutamente innovativa: la riserva di pressione dell’impianto idropneumatico, infatti, limitava lo sforzo di sterzatura ma l’effetto si riduceva progressivamente al crescere della velocità fino ad agire come un vero e proprio “stabilizzatore” che manteneva la direzione impartita all’auto in linea retta con grande precisione, anche oltre i duecento chilometri l’ora, e il riallineamento era automatico. La carreggiata anteriore era maggiore di quella posteriore per compensare la differenza di peso esistente tra l’avantreno e il retrotreno. Dei cerchioni di resina erano stati appositamente progettati da Michelin per la SM. L’impianto frenante ad alta pressione si regolava automaticamente in funzione del peso gravante sulle ruote e il fascio di luce dei fari direzionali illuminava il percorso prima che il veicolo affrontasse una curva.Tutte queste e molte altre innovazioni facevano della SM una granturismo completamente originale, sportiva e comoda al tempo stesso. E’ un’auto emozionante da guidare anche oggi a quasi cinquant’anni dall’inizio della sua produzione.