Bologna

24-27 Ottobre 2024

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19 set 2017

L'INCREDIBILE STORIA DELL'ISOTTA 1908

in: AUTO D'EPOCA
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Riappare dopo oltre 50 anni in Italia nello stand dell'Historic Club Schio al Padiglione 1, l'Isotta ha attraversato continenti, tracolli finanziari e discordie tra coniugi.

Quando Gian Luigi Saccardo iniziò a cercarne una con la fervente passione del collezionista,  di Isotta Fraschini sportive costruite prima del 1910 ne rimanevano,  censite al mondo, appena 4 delle non più di 100 mai prodotte. E tre erano già chiuse in un museo. Il primo tentativo in Australia si scontrò con la volontà ferrea dell'allora proprietario.  Ma una nuova pista, insperata, si aprì in Argentina. Lì, nascosta in un pagliaio,  era emersa un'Isotta del 1908. Ma non si poteva acquistare direttamente: poteva solo essere scambiata con una Alfonso XIII, un'automobile da corsa con adattamenti stradali che  Gian Luigi Saccardo reperì in Francia. Così, l'Isotta superò nuovamente l'Oceano sbarcando nel porto di Genova nel 1959 e divenendo, in un'istante, la Monna Lisa della collezione di famiglia. La vita avventurosa dell'Isotta non finì, però, lì. Nel 1969, vicende finanziarie difficili, prima, e seri motivi di discordia tra i coniugi, poi, dispersero la collezione. L'Isotta, smontata, finì nello stesso punto dove aveva fatto la sua comparsa in questa storia: sepolta in un pagliaio. Lì rimase fino al 2016, quando venne riportata alla luce. Presentata per la prima volta al pubblico a Padova esattamente com'era: tutta originale e non restaurata.

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